In questo quaderno, a partire dalla definizione archimedea di parabola come sezione di un cono rettangolo con un piano parallelo a una generatrice, si costruisce uno strumento , il parabolografo già descritto da Bonaventura Cavalieri nel suo Specchio ustorio col quale è possibile disegnare archi di parabola con differenti lati retti. Lo strumento viene poi usato per illustrare la costruzione, attribuita a Menecmo, un matematico greco contemporaneo di Platone, con la quale si riesce a calcolare il lato di una cubo col volume doppio di una assegnato cubo.
Il quaderno presenta infine una dimostrazione elementare della impossibilità di duplicare il cubo usando solo la riga e il compasso dando qualche cenno sulla teoria di Galois.

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Il filmato che segue illustra il funzionamento del parabolografo e come viene concretamente utilizzato nella costruzione di Menecmo che rislove il problema della duplicazione del cubo intersecando due archi di parabola.