La figura di Vito Volterra riveste un ruolo centrale per l’organizzazione della ricerca in Italia e per la promozione dei rapporti tra la ricerca, lo sviluppo economico e la società civile nei primi decenni del ‘900.
Senatore del Regno, fondatore del CNR, presidente dell’Accademia dei Lincei, fu tra i dodici docenti universitari che rifiutarono il giuramento al fascismo. La sua aperta opposizione al regime lo condannò alla rimozione non solo da tutti gli incarichi istituzionali e accademici, ma soprattutto dalla memoria collettiva. Se, quindi, restano vivi i suoi contributi scientifici, ben poco si ricorda il ruolo cardine che ha svolto nella modernizzazione della ricerca nel nostro paese.
A questi temi è particolarmente dedicato il documentario prodotto da La Limonaia di Pisa “L’eredità di Vito Volterra” di S. Nannipieri, proiettato nel corso dell’incontro alla presenza, tra gli altri, dei nipoti di Vito Volterra.