Munch, La fanciulla malata, 1885-86

L’evoluzione delle malattie legate alla povertà

Maurizio Fraziano e Maria Felicita Fuciarelli

La definizione di malattia varia a seconda del contesto culturale e sociale. Il microcosmo delle malattie dipende dal macrocosmo delle società e dal momento, dal luogo e dalla
cultura. In questo contesto, la malattia può essere considerata un evento dipendente da “mancato adattamento”.

Alcune malattie sono classicamente associate a stati di povertà, dove per povertà si intende il non avere mezzi sufficienti per soddisfare i fabbisogni/necessità primari quotidiani (acqua pulita, cibo, assistenza sanitaria, istruzione, abiti e abitazioni). Tra queste malattie le più rilevanti e diffuse sono l’AIDS, la malaria e la tubercolosi, che risultano endemiche proprio nei paesi a più basso indice di sviluppo umano (ISU).

Per fronteggiare l’emergenza di queste patologie, l’approccio biomedico, teso ad interventi di tipo preventivo, curativo e riparativo spesso svincolati dal contesto sociale, deve intrecciarsi con l’approccio antropologico, teso a spiegare la malattia come processo biologico riguardante le popolazioni nel loro contesto ambientale. Un esempio di successo di applicazione di questo approccio multidisciplinare riguarda l’istituzione di presidi sanitari locali in aree endemiche per la somministrazione controllata di antibiotici (DOTs, Directed Observed Therapy) a pazienti con tubercolosi.

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Scarica le presentazioni in formato pdf: Fraziano (2,9 mb) e Fuciarelli (3 mb).