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Il tempo come risorsa: la complessità degli algoritmi

Giorgio Gambosi

L’informatica è una scienza che si occupa delle modalità efficienti di risoluzione dei problemi; in questo senso il computer non è l’informatica, ma è uno strumento di cui la disciplina si serve soprattutto perché è veloce. In informatica, infatti, il tempo ha un ruolo preciso, come risorsa di calcolo. L’insegnamento dell’informatica nelle scuole deve intervenire sui pregiudizi che circondano questa disciplina e mirare a valorizzarne gli aspetti peculiari: la codifica e organizzazione dell’informazione, l’implementazione degli algoritmi, il controllo della correttezza e dell’efficacia delle procedure, l’astrazione concettuale.

Nella presentazione si mostra in che modo l’informatica affronta un problema, a partire dall’analisi: quanto efficientemente è possibile risolverlo? In che modo? Possiamo trovare modi efficienti per risolverlo “più o meno”? Come descriviamo il problema e le sue soluzioni? Come descriviamo il modo di risolverlo? È possibile risolvere il problema in generale? L’obiettivo dell’informatica è quindi quello di trovare soluzioni efficienti mediante procedure generali e di rappresentare in maniera efficiente l’informazione.

Ma i problemi non sono tutti uguali: qui è presentata una ‘carrellata’ delle diverse tipologie possibili (numerici, non numerici, di ottimizzazione, di decisione…) La soluzione richiede algoritmi di diverso tipo con un grado di complessità che può essere polinomiale o esponenziale. Inoltre, non tutti i problemi ammettono una risoluzione o sono trattabili. In ogni caso, il tempo rappresenta un aspetto fondamentale nella scelta delle modalità efficienti di risoluzione dei problemi.

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