Vedere è già pensare – Forme e cognizione Laura Catastini |
Come funziona la visione? Ingenuamente si potrebbe pensare che la struttura dell’ambiente si replichi fedelmente negli elementi della percezione, ma non è così: la “cosa” percepita non è la copia del corrispettivo nella realtà fisica. Secondo i teorici della Gestalt, l’attività percettiva è un processo attivo, dinamico, non volontario, che dà luogo a organizzazione e interpretazione. Il sistema nervoso è predisposto ad accorpare, mediante meccanismi innati, gli elementi sensoriali sulla base di alcune regole o principi dell’organizzazione percettiva: vicinanza, somiglianza, chiusura, continuità di direzione, destino comune, buona forma.
L’attività percettiva non si risolve in una statica assunzione di dati dalla realtà, ma in una loro dinamica e spesso inconsapevole elaborazione. Il senso del movimento è un sesto senso che, insieme agli altri, è in grado di anticipare ciò che sta per accadere o che potrebbe accadere nella realtà dello spazio circostante. Il pensiero dinamico-anticipatore opera anche in campo simbolico. In matematica bisogna educare l’occhio ad andare contro le leggi immediate della visione e ad anticipare le conseguenze delle azioni che si intendono compiere. Scarica la prima parte della lezione in power point (2,2 mb). La seconda parte, relativa alle successioni di numeri, sarà disponibile in rete quanto prima. Chi fosse interessato al tema può nel frattempo scaricare qui il libro di Laura Catastini Il pensiero alla specchio (1990). Qui l’indice del libro e l’introduzione del professor Lamberto Maffei, neurobiologo e presidente dell’Accademia dei Lincei |